martedì, Dicembre 3, 2024

Agopuntura e Reflusso

L’agopuntura è una tecnica terapeutica praticata nella medicina cinese da almeno 4000 anni. L’idea alla sua base è che il corpo umano sia un crocevia di canali, detti meridiani, attraverso cui scorre energia. La salute dipenderebbe quindi dal corretto passaggio dei flussi energetici attraverso i meridiani che, se ostruiti, porterebbero invece alla malattia. In questa prospettiva l’applicazione di piccoli aghi permetterebbe di liberare i canali, riequilibrando i flussi energetici e favorendo la guarigione di diversi disturbi. La pratica dell’agopuntura è stata vista a lungo con scetticismo dalla comunità medica. Tuttavia negli ultimi anni la ricerca scientifica ha confermato, almeno parzialmente, il suo potenziale terapeutico, evidenziando anche l’efficacia dell’agopuntura sul reflusso gastroesofageo.

Agopuntura e reflusso: cosa dice la ricerca scientifica?

Uno studio randomizzato del 2016 ha valutato gli effetti dell’agopuntura sul reflusso. Sessanta pazienti sono stati divisi in due gruppi, di cui uno è stato trattato con agopuntura e l’latro con omeprazolo, due volte al giorno ad un dosaggio di 20mg. La terapia è durata 8 settimane. Lo studio ha valutato ben 38 diversi sintomi del reflusso gastroesofageo, come per esempio il bruciore, il rigurgito acido e il dolore retrosternale. I risultati hanno evidenziato come entrambi i gruppi abbiano avuto un miglioramento dei sintomi. Inaspettatamente, però, i soggetti in terapia con l’agopuntura hanno riscontrato un miglioramento marcatamente superiore a quello dei soggetti che assumevano l’omeprazolo [1].

Un ulteriore studio ha prodotto risultati in linea a quelli summenzionati. In questo caso i soggetti trattati con l’agopuntura hanno avuto un miglioramento dei sintomi pari a quello dei pazienti trattati con omeprazolo associato a un procinetico. Il miglioramento dei sintomi nei soggetti trattati con agopuntura è durato fino a 4 settimane dall’ultima seduta, a differenza dei soggetti in terapia farmacologica, i cui sintomi sono tornati ad aumentare dopo la quarta settimana[2].

Infine uno studio del 2013 ha inoltre evidenziato come l’agopuntura riduca la produzione di acido gastrico e migliori il tono dello sfintere esofageo[3].

Elettro-agopuntura e reflusso

Negli ultimi anni una forma particolare di agopuntura ha mostrato una certa efficacia nei casi di reflusso. Si tratta dell’elettro-agopuntura, una tecnica che prevede la stimolazione elettrica transcutanea della zona trattata, senza l’inserimento di aghi.

Uno studio del 2016 su 20 soggetti ha mostrato come l’elettro-agopuntura associato a un gastroprotettore aumenti la pressione dello sfintere esofageo, diminuendo i sintomi del reflusso[4]. L’agopuntura potrebbe quindi essere un trattamento efficace per il cardias incontinente.

Infine l’efficacia dell’elettro-agopuntura è stata valutata in un ampio studio randomizzato , che ha coinvolto ben 480 individui. La ricerca ha valutato l’effetto sul reflusso dell’elettro-agopuntura associato al Zhizhukuanzhong (ZZKZC), una sostanza della medicina cinese, rispetto alla terapia con pantoprazolo e procinetico. Il trattamento ha avuto una durata di 6 settimane. I risultati hanno evidenziato che l’agopuntura in associazione a ZZKZC ha un efficacia equivalente a quella della terapia farmacologica nell’inibire il reflusso di acido e bile. Inoltre il miglioramento dei sintomi è continuato dopo 1 anno dall’interruzione del trattamento. Tuttavia l’uso combinato dell’agopuntura e dei farmaci è risultato più efficace, con una maggiore sicurezza ed efficacia a lungo termine[5].

I punti dell’agopuntura per il reflusso gastroesofageo

Negli studi citati l’agopuntura, praticato una volta al giorno per periodi di tempo variabili (1-6-8 settimane), ha interessato punti diversi. Globalmente i punti dell’agopuntura che hanno mostrato un possibile effetto terapeutico per il reflusso gastroesofageo sono:

  • Zusanli (ST 36);
  • Zhongwan (CV 12);
  • Neiguan (PC 6);
  • Taichong (LR 3);
  • Gongsun (SP 4);
  • Shenzhu (GV 12);
  • Shendao (GV 11);
  • Lingtai (GV 10);
  • Zhiyang (GV 9);
  • Jinsuo (GV 8);  
  • Zusanli (ST36);
  • Sanyinjiao (SP6);
  • punti T4 e T8.

Conclusioni

Gli studi scientifici hanno evidenziato come l’agopuntura possa essere efficace per alleviare i sintomi della malattia da reflusso gastroesofageo. Esso, infatti, migliora la peristalsi esofagea e l’accomodamento gastrico, regolando l’attività vagale che controlla tali funzioni[6]. Tuttavia sono necessari ulteriori studi che approfondiscano il potenziale terapeutico dell’agopuntura e ne chiariscano i suoi meccanismi d’azione.

Bibliografia
Prof. Ludovico Abenavoli
Prof. Ludovico Abenavoli
Professore associato di Malattie dell’Apparato Digerente - Dipartimento Scienze della Salute, Università “Magna Graecia” di Catanzaro - A.O.U. Renato Dulbecco di Catanzaro

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