Il gonfiore addominale è un disturbo comune, che può causare sensazioni di disagio e tensione nell’area addominale. Esso può essere causato da diversi fattori, tra cui l’accumulo di gas nel tratto gastrointestinale, l’ipersensibilità viscerale ed una scarsa coordinazione della muscolatura addominale. La sua terapia può includere l’utilizzo di alcuni farmaci che, sebbene efficaci, il più delle volte sono solo sintomatici. Il loro impiego non è quindi risolutivo e può essere mal tollerato nel lungo termine. Esistono però anche opzioni di trattamento naturali. In questo articolo ci occuperemo dei rimedi naturali per il gonfiore addominale maggiormente supportati dall’evidenza scientifica.
Gonfiore addominale da gas: rimedi naturali
Dieta Low-FODMAP
Uno dei più efficaci rimedi naturali per il gonfiore addominale è rappresentato dalla dieta low-FODMAP, proposta nel 2005 dal dr. Peter Gibson della Monash University di Melbourne. Essa, infatti, ha mostrato di ridurre il gonfiore addominale del 50-80%, imponendosi come una delle migliori diete per il gonfiore addominale[1].
I FODMAP sono un gruppo di carboidrati a catena corta, che l’intestino fatica ad assorbire. Il loro transito nell’intestino richiama quindi acqua e fornisce substrato per la fermentazione batterica, favorendo l’accumulo di liquidi e la formazione di gas. Un efficace rimedio naturale per il gonfiore addominale è quindi la riduzione dei cibi ad alto contenuto di FODMAP.
In particolare, l’acronimo FODMAP indica i seguenti carboidrati fermentabili:
- oligosaccaridi (frutto-oligosaccaridi/fruttani e galatto-saccaridi);
- disaccaridi (lattosio, ..);
- monosaccaridi (fruttosio,..) – and –
- polioli (sorbitolo, xilitolo e mannitolo).
La dieta low-FODMAP prevede di limitare il consumo di una lunga lista di alimenti, tra i quali ci sono:
- alcuni tipi di frutta come pesche, anguria, pere, fichi e mele;
- legumi;
- cereali e loro derivati come pane, pasta, etc.;
- alcuni vegetali come carciofi, cavolfiori, funghi, aglio, cipolle, asparagi;
- latte e derivati per la loro presenza di lattosio;
- dolcificanti come xilitolo, sorbitolo e mannitolo.
La dieta low FODMAP può essere un utile rimedio naturale per la pancia gonfia. Tuttavia il suo utilizzo dovrebbe essere limitato nel tempo e supervisionato da un nutrizionista a causa delle sue possibili carenze nutrizionali.
Probiotici per gonfiore addominale
I probiotici sono microrganismi vivi che, assunti in quantità adeguate, apportano benefici per la salute dell’organismo ospite. Un loro utilizzo mirato può influenzare positivamente la composizione del microbiota intestinale, favorendo la presenza di specie batteriche scarsamente produttrici di gas. Inoltre alcuni metaboliti rilasciati dai probiotici possono regolare la sensibilità viscerale dell’intestino, da cui può dipendere la sensazione di gonfiore.
L’efficacia dei probiotici per il gonfiore addominale dipende strettamente dal tipo di microrganismo impiegato. Non tutti i probiotici, infatti, sono efficaci per ridurre il gonfiore. Alcune ricerche su Lactobacillus casei ceppo GG, L. plantarum e L. reuteri, ad esempio, non hanno mostrato alcun beneficio sul gonfiore nei pazienti con sindrome dell’intestino irritabile (IBS)[2–3–4]. Uno studio randomizzato in doppio cieco ha invece evidenziato che il probiotico L. sporogens/Bacillus coagulans ha migliorato significativamente il dolore e il gonfiore addominale[5]. Gli studi sui Bifidobacteria, in particolare sul B infantis 35624, hanno inoltre mostrato efficacia nel ridurre i sintomi del colon irritabile, incluso il gonfiore[6].
Prebiotici
I prebiotici sono sostanze alimentari che attraversano il tratto gastrointestinale senza essere digerite, stimolando la crescita dei microrganismi probiotici. Essi, infatti, non possono essere assimilati dall’intestino, ma sono digeriti dai microrganismi intestinali, che se ne nutrono. I prebiotici sono quindi un substrato nutritivo, utilizzato selettivamente dai probiotici per la loro sopravvivenza[7].
Generalmente i prebiotici possono peggiorare il gonfiore e la flatulenza sostenendo i processi di fermentazione batterica, responsabili della produzione di gas e metaboliti in grado ai aumentare la sensibilità viscerale. Tuttavia alcuni tipi di prebiotici, dopo un transitorio aumento del volume gassoso intestinale, possono determinare un adattamento positivo del microbiota intestinale, favorendo la prevalenza di specie batteriche produttrici di minor gas.
Enzimi digestivi
Gli enzimi digestivi sono complessi proteici che aiutano a digerire il cibo. I macronutrienti, infatti, sono troppo grandi per poter essere assorbiti direttamente dall’organismo. Essi devono quindi essere scomposti in molecole più piccole, assimilabili dal corpo. Le proteine, ad esempio, sono scomposte nei loro singoli aminoacidi; i carboidrati complessi sono degradati in zuccheri semplici e i grassi sono scomposti in acidi grassi. Così i nutrienti possono essere facilmente assorbiti nel flusso sanguigno e trasportati in tutto il corpo.
I principali enzimi digestivi sono:
- amilasi;
- maltasi;
- lattasi;
- lipasi;
- proteasi;
- sucrasi.
La carenza di enzimi digestivi può rallentare la digestione dei cibi, causando sintomi da maldigestione. Per questa ragione la loro integrazione può essere un efficace rimedio naturale per il gonfiore addominale nel paziente con malassorbimento.
Uno studio su 50 pazienti che soffrivano di colon irritabile, ad esempio, ha mostrato come un integratore a base di enzimi, fibre e betaglucani abbia ridotto il mal di pancia e il gonfiore addominale rispetto al gruppo di controllo[8]. In un ulteriore studio lo stesso integratore è stato associato ad un farmaco antinfiammatorio utilizzato per le malattie infiammatorie intestinali (IBD). L’effetto di quest’associazione è stato confrontato con la sola somministrazione del farmaco. Dopo quattro settimane, il gruppo che ha assunto la combinazione ha riportato meno sintomi, come gonfiore e gas, rispetto al gruppo che ha assunto il solo farmaco[9].
Erbe
Diverse sostanze naturali, assunte in forma fresca, di tisane o integratori, possono ridurre i sintomi del gonfiore addominale.
Ad esempio, in due studi controllati l’olio di menta peperita ha mostrato di ridurre il gonfiore e la distensione addominale in pazienti che soffrivano di colon irritabile[10–11]. La menta, infatti, ha proprietà carminative, che favoriscono l’espulsione dell’aria dalla pancia. Essa, inoltre, ha un effetto analgesico sui visceri intestinali in grado di ridurre l’ipersensibilità viscerale, che regola la sensazione di gonfiore.
Diversi studi hanno inoltre mostrato come altre sostanze, come ad esempio lo zenzero[12], possano ridurre i sintomi del gonfiore addominale. Si tratta, tuttavia, di studi preliminari, che richiedono ulteriori approfondimenti.
Biofeedback
Il gonfiore addominale può manifestarsi come sensazione di gonfiore o accompagnarsi ad un addome visibilmente disteso. In quest’ultimo caso la distensione dell’addome, una volta escluse le patologie organiche, può essere il risultato di una risposta anomala della muscolatura addominale, chiamata dissinergia addomino-frenica. In questi casi un possibile rimedio naturale per il gonfiore prevede il retraining dei muscoli utilizzando il biofeedback[13].
Il biofeedback è un metodo attraverso cui s’impara a controllare un’attività corporea di solito involontaria. In pratica, al paziente vengono attaccati alcuni elettrodi, che rilevano il processo fisiologico che si vuole controllare. Il risultato delle misurazioni viene mostrato in tempo reale al paziente che, sulla base di questo feedback, inibisce o accentua i processi oggetto della misurazione.
Nel caso della dissinergia il paziente si allena a correggere (retrain) l’attività dei muscoli addominali, bilanciandola sulla base dell’informazione fornitagli dagli elettrodi. L’obiettivo finale è quello di riuscire a controllare l’alterata attività muscolare, responsabile della pancia gonfia.
Respirazione diaframmatica
La respirazione diaframmatica, nota anche come “respirazione con la pancia”, può essere un’alternativa maggiormente accessibile rispetto al biofeedback. Essa prevede di gonfiare la pancia nella fase d’inspirazione e di contrarla in quella d’espirazione, per 5 minuti prima e dopo il pasto[14]. Ciò consente di ‘allenare’ il diaframma e la muscolatura addominale, imparando a controllare i muscoli coinvolti nel riflesso disfunzionale della dissinergia addomino-frenica.
Ipnoterapia
L’ipnoterapia o ipnosi è una tecnica attraverso la quale il paziente viene guidato in un rilassamento profondo, attraverso la suggestione d’immagini e sensazioni rilassanti, che hanno per oggetto i sintomi del paziente. L’idea è quindi quella di utilizzare l’ipnosi come mezzo per modificare la percezione dei sintomi del soggetto.
Diversi studi hanno riportato che l’ipnoterapia riduce la sensazione di gonfiore nei pazienti con IBS e che il miglioramento si mantiene nel tempo[15–16–17]. alcune ricerche hanno anche evidenziato come l’ipnosi possa normalizzare la sensibilità viscerale rettale, regolando la soglia percettiva dell’intestino[18–19]. In alcuni casi, infatti, il gonfiore funzionale non è dovuto ad un eccessivo accumulo di gas, ma ad un’ipersensibilità dell’intestino, che aumenta la percezione del gas.
In sintesi, l’ipnoterapia può essere utile nei pazienti con IBS che non hanno avuto miglioramenti significativi con la terapia convenzionale, così come suggerito da una revisione Cochrane[20] sull’efficacia dell’ipnosi per l’IBS. Tuttavia la revisione consiglia cautela nell’interpretazione dei risultati, a causa del limiti metodologici degli studi finora effettuati.
Esercizi per il gonfiore addominale
L’esercizio fisico può essere un utile rimedio naturale per il gonfiore addominale. Attività come la corsa possono infatti favorire l’eliminazione dei gas intestinali, stimolando ritmicamente l’intestino e favorendone la peristalsi.
Inoltre alcuni esercizi dello yoga possono stimolare meccanicamente le pareti dell’intestino, allungandole e contraendole, così da favorire l’eliminazione dell’aria dalla pancia.
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