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Colon irritabile e tanta pipì

Spesso i pazienti affetti dalla sindrome dell’intestino irritabile (o irritable bowel syndrome – IBS) lamentano sintomi urinari, descrivendo un bisogno improvviso di urinare, che costringe in bagno più volte al giorno, anche durante la notte. Non a caso, infatti, molti pazienti chiedono chiarimenti sulla relazione tra “colon irritabile e tanta pipì“, suggerendo come i disturbi urinari siano più diffusi di quanto si creda nei soggetti con intestino irritabile. In effetti una ricerca della Asahikawa Medical University in Giappone ha rivelato che il 33.3% delle persone con IBS soffre di vescica iperattiva[1], una condizione che spiega l’alterata minzione dei pazienti con IBS. In questo articolo ci occuperemo della relazione tra il colon irritabile e i disturbi urinari, evidenziandone le possibili cause, i disturbi urinari più frequenti e alcuni possibili rimedi.

Colon irritabile e tanta pipì: perché?

Intestino e vescica sono organi spazialmente contigui, che condividono muscoli e fibre nervose. Ciò fa sì che i due organi possano interagire a livello meccanico, muscolare e nervoso, influenzandosi a vicenda su più livelli non esclusivi tra loro. Di seguito accenneremo ai possibili modi attraverso cui intestino e vescica interagiscono, spiegando la connessione tra “colon irritabile e tanta pipì”.

Interazioni meccaniche

Intestino e vescica sono organi adiacenti tra loro. L’intestino, infatti, poggia sulla vescica, che è situata nella cavità pelvica. Ciò fa si che i due organi possano interagire meccanicamente, esercitando pressione l’uno sull’altra. In particolare l’accumulo di feci o di aria nella pancia, tipiche del colon irritabile, può distendere l’intestino che, dilatandosi, spinge sulla vescica, favorendo la minzione. In questo caso la connessione tra “colon irritabile e tanta pipì” deriva dall’azione di stimolo meccanico dell’intestino sulla vescica.

Interazioni muscolari

La parte finale dell’intestino e dell’apparato urinario condivide un particolare gruppo di muscoli, noti come muscoli del pavimento pelvico. Essi, infatti, supportano contemporaneamente il retto, cioè la parte finale dell’intestino dove s’immagazzinano le feci, e altri organi delle vie urinarie come la vescica e la prostata. Il corretto funzionamento dei muscoli pelvici assicura quindi il regolare svolgimento dell’evacuazione e della minzione. Tuttavia le persone affette da intestino irritabile tendono ad avere i muscoli del pavimento pelvico iperattivi. Essi, infatti, possono essere tesi e contratti anche a riposo, causando difficoltà evacuative, incontinenza e un frequente bisogno di urinare[2]. In questo caso il legame tra “colon irritabile e tanta pipì” deriva da un improprio funzionamento dei muscoli pelvici, che interferiscono tanto con la defecazione quanto con la minzione.

Interazioni nervose

Intestino e vescica sono collegati soprattutto a livello nervoso. Le fibre sensoriali che li innervano, infatti, convergono nel sistema nervoso centrale, consentendo un dialogo neurale (neural cross-talk) tra organi apparentemente indipendenti. Ciò apre la strada ad un interessante fenomeno di sensibilizzazione crociata tra organi (cross-sensitization), per il quale è possibile la trasmissione di stimoli nocivi da un organo malato ad un altro sano adiacente, con un suo conseguente cambiamento funzionale[3]. I comuni percorsi neurali di senso, infatti, fanno si che le “sensazioni” di un organo malato possano trasferirsi ad uno sano, senza causare alcuna anomalia organica (disturbo funzionale). La sensibilizzazione è mediata quindi dal sistema nervoso centrale, che funge da raccordo tra colon e vescica. L’ipersensibilità viscerale tipica del colon irritabile può quindi proiettarsi sulla vescica, rendendola a sua volta iper-irritabile.

A tal riguardo un interessante studio su animali ha mostrato come i topi nei quali era stata indotta la colite sviluppassero un’iperattività della vescica e un aumento delle sue sensazioni dolorose. In questi topi il numero di un particolare gruppo di cellule nervose (microglia spinale) era significativamente maggiore rispetto ai topi di controllo; inoltre i ricercatori hanno osservato che inibendo l’attività di queste cellule, si riduceva anche l’iper-eccitabilità della vescica indotta dalla colite[4]. Ciò evidenzia come la connessione tra i sintomi intestinali e quelli urinari dipenda dall’azione di mediazione operata dal sistema nervoso centrale.

In questo caso il collegamento tra “colon irritabile e tanta pipì” è quindi dovuto all’azione di sensibilizzazione crociata tra intestino e vescica, che proietta l’ipersensibilità del colon sulla vescica, rendendola iperattiva e aumentando così la frequenza della minzione.

Colon irritabile e disturbi urinari

Finora si è detto come intestino e vescica possano influenzarsi, interagendo a livello meccanico, muscolare e nervoso. Può accadere, inoltre, che i pazienti affetti da iBS soffrano anche di specifici patologie del tratto urinario. Di seguito ci occuperemo di colon irritabile e disturbi urinari, presentando le condizioni della vescica più comuni nelle persone che soffrono di IBS.

Vescica iperattiva

La sindrome da vescica iperattiva (o over-active bladder – OAB) è un disturbo urologico, che genera un bisogno frequente e improvviso di urinare, non attribuibile ad altre patologie dell’apparato urinario. Le persone che soffrono di vescica iperattiva avvertono, senza che vi sia un’anomalia organica accertabile, la sensazione di dover urinare molte volte durante il giorno e la notte. Non è raro, inoltre, che chi è affetto da OAB possa anche sperimentare una perdita involontaria di urina, subito dopo lo stimolo della minzione (incontinenza da urgenza).

La frequente associazione tra sindrome da vescica iperattiva e il colon irritabile sembrerebbe derivare dalla comune iperattività o irritabilità dei due organi[5], dovuta alla sensibilizzazione crociata tra intestino e vescica.

Cistite interstiziale

La cistite interstiziale (CI) è un’infiammazione della vescica, che provoca dolore pelvico, aumento e urgenza della minzione. Similmente all’IBS, la sua diagnosi avviene sulla base dell’anamnesi, tesa ad accertarne i sintomi, e dell’esclusione di altre malattie per via clinica o attraverso esami diagnostici. La sua totale remissione è rara. Tuttavia opportune correzioni della dieta, esercizi per la vescica e trattamenti medico-farmacologici ne migliorano significativamente i sintomi.

Va notato, inoltre, che il colon irritabile e la cistite interstiziale sembrano entrambe derivare da una condizione d’ipersensibilità viscerale[6], responsabile del dolore pelvico e addominale e della loro iperattività. La comune sensibilità viscerale potrebbe essere dovuta da uno stato infiammatorio, che interessa sia l’intestino che la vescica o dalla sensibilizzazione crociata tra i due organi.

Disfunzione del pavimento pelvico

La disfunzione del pavimento pelvico (o pelvic floor dysfunction – PFD) è un disturbo comune, caratterizzato da un’impropria coordinazione della muscolatura pelvica, che controlla minzione e peristalsi intestinale. In particolare le persone che soffrono di colon irritabile tendono ad avere un ipertono dei muscoli pelvici, che ne impedisce il rilassamento, necessario per il regolare svolgimento della minzione e dell’evacuazione. La persistente tensione dei muscoli pelvici può infatti causare:

  • stipsi,
  • difficoltà nell’evacuazione;
  • evacuazione incompleta e/o dolorosa;
  • minzione frequente e/o dolorosa;
  • urgenza minzionale;
  • incontinenza;
  • dolore pelvico, nei genitali e nel retto;
  • dolore nella parte bassa della schiena senza altre cause evidenziabili.

La disfunzione del pavimento pelvico può quindi essere responsabile dei sintomi del colon irritabile e dei disturbi urinari. È quindi auspicabile accertare la presenza della disfunzione pelvica in quei pazienti che presentino contemporaneamente sintomi urinari e intestinali compatibili con l’IBS e la PDF[7].

Prostatite cronica

La sindrome da prostatite cronica o dolore pelvico cronico (CP/CPPS) è una forma cronica di prostatite, caratterizzata prevalentemente da dolore nella regione pelvica, che può causare dolore, urgenza e incontinenza urinaria. In alcuni casi la prostatite conica può anche causare ostruzione e segni d’irritazione. Tuttavia la prostata non risulta gonfia o con segni di edema.

Colon irritabile e tanta pipì: rimedi

La relazione tra colon irritabile e disturbi urinari può avere cause diverse, la cui individuazione dovrebbe guidare la scelta dei rimedi più adatti. Ogni paziente deve quindi essere valutato individualmente. Di seguito accenneremo ad alcuni possibili rimedi per il miglioramento dei sintomi urinari e intestinali.

Rieducazione del pavimento pelvico

La rieducazione del pavimento pelvico è una tecnica fisioterapica che, attraverso l’utilizzo di esercizi mirati, allena il paziente ad utilizzare correttamente i muscoli pelvici. In particolare il protocollo riabilitativo prevede l’esecuzione di esercizi di contrazione e rilassamento della muscolatura del perineo, attraverso i quali il paziente prende coscienza della muscolatura pelvica, aumentandone la capacità di contrazione e rilassamento.

L’allenamento dei muscoli pelvici può essere supportato dall’utilizzo dell’elettro-stimolazione, che prevede l’applicazione di elettrodi con frequenze elettriche diverse, in grado di indurre la contrazione passiva della muscolatura pelvica. L’elettro-stimolazione può essere utile per il trattamento dell’incontinenza urinaria da sforzo, da urgenza e per il dolore cronico tipico della cistite interstiziale.

Va notato, tuttavia, che gli esercizi di rieducazione del pavimento pelvico in caso di colon irritabile e disturbi urinari devono enfatizzare la fase di rilassamento a scapito di quella di contrazione. Costipazione e minzione frequente possono infatti risultare da una muscolatura troppo tesa che la ginnastica pelvica, se svolta impropriamente, può paradossalmente peggiorare.

Biofeedback

Il biofeedback è una tecnica attraverso cui il soggetto impara a controllare un’attività corporea di solito involontaria. In pratica nel paziente viene inserita una sonda manometrica in grado d rilevare se la muscolatura pelvica si contrae o si rilassa. La rilevazione è quindi tramutata in tempo reale in un segnale visivo su di uno schermo (feedback), che consente al soggetto di “vedere” se sta contraendo o rilassando i muscoli. Il paziente, sulla base di questo feedback, potrà quindi inibire o accentuare la fase di contrazione e rilassamento, imparando a controllare la muscolatura pelvica.

Neuromodulazione del nervo tibiale posteriore

La neuromodulazione del nervo tibiale posteriore prevede la stimolazione elettrica del nervo tibiale posteriore (in prossimità della caviglia), attraverso l’applicazione di uno o più aghi collegati a un elettro-stimolatore. Tale nervo, infatti, contiene fibre che originano dalla radice sacrale L5-S3, da cui partono le fibre nervose che controllano l’attività della vescica. La stimolazione del nervo tibiale permette quindi di stimolare indirettamente il sistema nervoso parasimpatico, inibendo l’attività dei nervi che regolano l’attività vescicale. Tale tecnica ha mostrato di ridurre l’incontinenza urinaria, il senso di urgenza e la minzione frequente, con un’efficacia pari a quella dei farmaci, senza però i loro effetti collaterali[8]. Inoltre la neuromodulazione del nervo tibiale ha mostrato di migliorare anche l’incontinenza fecale[9].

Respirazione diaframmatica

La pratica della respirazione diaframmatica può essere d’aiuto nella gestione dei sintomi urinari e intestinali, qualora derivino da un ipertono dei muscoli pelvici[10]. Essa, infatti, allunga passivamente i muscoli del pavimento pelvico, riducendo la pressione sulla vescica e il retto e migliorandone così lo svuotamento.

Farmaci

I farmaci anticolinergici possono essere indicati per la trattamento del colon irritabile e della vescica iperattiva. Essi, infatti, impediscono all’acetilcolina di legarsi al suo recettore, inibendo gli impulsi del sistema nervoso, che controllano i movimenti muscolari involontari del tratto gastrointestinale e urinario. Il loro utilizzo può quindi aiutare a gestire alcuni dei sintomi del colon irritabile e della vescica iperattiva, come gli spasmi addominali e la minzione frequente.

Un’altra classe di farmaci potenzialmente utile per l’IBS e l’OAB è quella degli antidepressivi triciclici. Il loro utilizzo a basso dosaggio, infatti, può essere indicato non solo nella sindrome dell’intestino irritabile, ma anche anche in caso di vescica iperattiva. Gli antidepressivi triciciclici, come la l’amitriptilina e l’imipramina, possono ridurre l’ipersensibilità viscerale comune all’IBS e all’OAB, oltre a regolare l’attività del muscolo detrursore, fondamentale per il corretto riempimento e svuotamento della vescica[11].

Vale la pena notare che l’utilizzo dei farmaci dovrebbe essere riservato nei casi in cui i sintomi assumono forme più severe e dovrebbe essere sempre valutato insieme al proprio medico.

Bibliografia
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